Un messaggio del Direttore in questi giorni di emergenza

Saluto di don Lucangelo ai catechisti

Stare nel silenzio con Gesù, sorgente del nostro annuncio

Carissimi operai della Catechesi,

mi piace chiamarvi così perché penso alla creatività che sta muovendo il vostro cuore nei passi incerti di questo momento.

GRAZIE per la passione che in questo tempo faticoso state mostrando. Per il desiderio del cuore di far sentire vicine ai bambini e ai ragazzi le nostre Comunità che vivono un tempo inconsueto di annuncio, una Quaresima singolare! Si, perché non esiste tempo della vita che il Vangelo di Gesù non abbraccia!

Questo tempo di sofferenza e di condivisione del dolore che tanti fratelli vivono a causa dell’epidemia del coronavirus ci impone una “sosta”. È una possibilità di stare nel silenzio con Gesù, sorgente del nostro annuncio e di chiedergli: “Riempici di te, rimotivaci…, aiutaci a non smarrirti!”.

Stare con la sorgente dell’annuncio porta fecondità e creatività.

“Ogni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Vangelo spuntano nuove strade, metodi creativi, altre forme di espressione, segni più eloquenti, parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale. In realtà ogni autentica evangelizzazione è sempre nuova”. (Evangelii Gaudium 11)

È un tempo che impone la ricerca di nuovi metodi, nuove strategie per l’annuncio del Vangelo accogliendo e curando dimensioni essenziali quali la ricerca personale dell’altro, dei bimbi, dei ragazzi, delle loro famiglie e la ricerca costante di “reti relazionali” positive che creino e curino legami saporiti di ascolto, di comunicazione attraverso l’attenzione affettuosa che esprime la maternità della Chiesa.

È un tempo che ci ricorda come oggi, dimensione essenziale da abitare per l’annuncio, è la provvisorietà. La provvisorietà, l’incertezza sono “luogo teologico”, non impossibilità di comunicazione della fede ma luogo da abitare per essere creativi nello Spirito Santo.

Sogno che ci possa essere dopo questo “silenzio” una nuova generatività nella fede e che la catechesi possa osare percorsi nuovi che toccando il mistero di Dio e dell’uomo nella sua meraviglia e fragilità non accompagni solo a ricevere i sacramenti ma ad abitare la vita con la forza di Lui che i sacramenti donano.

La solidarietà con il dolore che in questo momento particolare di crisi la nostra società vive ci ricorda che lo sguardo sulla serietà della vita unisce ed è capace di far cadere ogni barriera inutile.

Uniti in Lui e tra di noi…, in un legame che il silenzio ci permette di ascoltare ancora più profondamente!

Con lo sguardo nel Suo Volto e nel Volto dell’Umanità dove il Verbo continua a farsi Carne, a Morire e Risorgere con noi, per noi e in noi!

Un abbraccio forte, don Lucangelo.

P.S. Allego una lettera ai Catechisti donata dall’ Ufficio Catechistico Nazionale e segnalo – a partire dal 23 marzo – l’inaugurazione di una striscia quotidiana (dal lunedì al sabato) su Tv2000, alle 12.30 (replica alle 17.30): si intitola Caro Gesù. Insieme ai bambini. Da un’idea di Vincenzo Morgante, curato da Monica Mondo, in collaborazione con lo stesso Ufficio.