Alcuni testi letti e commentati durante la diretta dell'équipe con i catechisti

Come nardo prezioso

L'icona dell'unzione a Betania, il Vangelo che apre la settimana santa

Il profumo della Parola

Caro Gesù,

oggi, ti sembrerà strano, ma vogliamo provare a contemplare il Tuo Volto a partire dai tuoi piedi …E per farlo… Vogliamo metterci in cammino con Te… proviamo a muovere i tuoi stessi passi… quelli che sei giorni prima della Pasqua ti hanno condotto a Betania…Ti chiediamo il permesso di poter sostare ed abitare per un po’, in silenzio, il tuo cuore, in quei momenti…

Solo qualche ora prima la folla ti aveva acclamato re mentre facevi il tuo ingresso a Gerusalemme… un viaggio apparentemente trionfale, che avrebbe dovuto colmarti di gioia… invece, Tu sapevi bene che quell’ingresso ti avrebbe portato con ritmo precipitoso verso la Tua Ora… quella più dura, quella più dolorosa della tua vita di uomo, quella per cui sei venuto come Dio tra noi…

Eppure… vero Dio sì! Ma anche vero uomo… e Tu sapevi che proprio quella stessa folla, poco dopo, avrebbe urlato con tanta violenza: “crocifiggilo”! E sapevi anche che quei tuoi Dodici, scelti da Te per gustare insieme la bellezza del Tuo cammino terreno, a breve sarebbero scappati impauriti e ti avrebbero lasciato solo … E con tutti questi pensieri del cuore… riflessi nei tuoi passi pesanti, eccoti camminare verso Betania… verso la Tua casa dell’Amicizia… sì, i tuoi Amici. Maria, Marta e Lazzaro.

Permettici di stare con Te, di provare insieme a Te, a pochi giorni dalla Tua Ora, quel forte desiderio e bisogno intenso di lasciarti abbracciare, di sentirti a Casa, di sentirti toccato con premura e cura, da coloro che amavi e da cui, nella tua piena umanità, ti sei lasciato profondamente amare…

Marta… Sicuramente, si sarà affaccendata in mille cose ed avrà preparato per Te il tuo piatto preferito… Ma stavolta, l’hai lasciata fare per assaporare la sua tenerezza nel prendersi cura di Te… Avrai indugiato a quella mensa, quasi a non voler andar via, per restare, per abitare quella carezza amica…

Lazzaro… Lì seduto al tavolo con Te… chissà quali poche parole intense e dense avrete scambiato con lui, chissà quali pensieri gli avrai confidato e, certamente, quanto silenzio ci sarà stato tra uno scambio e l’altro; un silenzio però che, unito ai vostri sguardi, ai vostri occhi lucidi, vi avrà permesso di rivelarvi i più profondi tumulti del cuore…

E poi… Maria… Da sempre, nella sua fragilità ed autenticità insieme, capace di amare in modo smisurato, di compiere gesti esagerati… per alcuni… ma carichi di Amore, talmente intenso e profondo da non saper fare calcoli, da potersi donare solo attraverso una tenerezza ed una dolcezza quasi imbarazzanti…

Ma Tu… l’hai lasciata fare… e hai chiesto ai cuori ciechi intorno a Te di lasciarla fare… sì, perché anche Tu, seppur risoluto e libero nell’adempiere la Volontà del Padre Tuo, in quel momento avevi bisogno di ricevere quella forza che solo l’Amore autentico sa e può dare… Permetti anche a noi, come Maria che riposa sui tuoi piedi, di sostare in questo momento sul Tuo cuore… permettici di posarvi sopra il nostro capo, di bagnarlo con le nostre lacrime, con delicatezza e tenerezza infinita… per donarti un po’ di quella forza e di quella consolazione che, anche Tu, nella Tua piena umanità, hai cercato in quel giorno… prima di andare a morire per noi… per me… per tutti….

Permettici di sentire con Te quel meraviglioso e dolce profumo di nardo purissimo… che si è improvvisamente sprigionato nell’aria, riempiendo tutta la casa e inebriando i polmoni di tutti i presenti… Lascia che percepiamo anche noi al tatto… quell’olio profumato che ha unto in anticipo il Tuo corpo… perché potessi essere pronto ad amarci sino alla fine… consentici di rubarti un pizzico della dolcezza di quel tocco delicato sulla Tua pelle ancora non lacerata dalle ferite…

Lascia che ascoltiamo il battito del Tuo cuore mentre Maria compie quell’ultimo gesto d’Amore verso di Te… Concedici di percepire quel Tuo respiro carico di angoscia crescente che, in quel nardo prezioso versato, avrà assaporato una piccola parentesi di pace…

Non nasconderci i Tuoi occhi improvvisamente colmi di lacrime di commozione, gratitudine mista a paura nel vedere Maria ungere i Tuoi piedi con quel nardo prezioso mescolato alle sue lacrime e delicatamente accarezzati dai suoi capelli…

Chissà quali brividi avranno percorso tutto il tuo corpo sentendo sopraggiungere l’ora della morte… ma allo stesso tempo, in quel profumo soave, in quel nardo prezioso avrai respirato anche… l’insostituibile ed ineguagliabile profumo di vita… che avresti sprigionato di lì a poco, per tutti, per sempre, uscendo dal buio e dal silenzio di morte di quel sepolcro…

Come nardo prezioso, il profumo della Tua resurrezione, della vittoria della vita sulla morte, per sempre! Ti vogliamo dire Grazie per averci concesso di entrare per qualche istante nella tua intimità… ora, in silenzio, un po’ a distanza, continuiamo ad accompagnare quei tuoi piedi, ormai profumati di vita, sulla via della croce…

Marcella Scarciglia

CORPO A CORPO D’AMORE

Quanto rumore, mio Signore
quanto rumore, a volte, fanno le parole…
Quello che ho da dirti lo affido al silenzio.
Quanto saranno stanchi i tuoi piedi
e quanta polvere, e quanto fango avranno attraversato, e guarito…
Quale destino ti attende, come nardo
dal sapore amaro, ma dal profumo dolce, e forte
forte come l’Amore.
Lascia che ti dica quanto sei per me:
sei tutto per me, forse troppo per questo piccolo cuore…
O Amore sconfinato, Amore che si spezza, e si spreca
lascia che ora sia io a sprecare per te
lascia che ti dica io quanto sei prezioso ai miei occhi…
E che questo profumo avvolga anche me, e mi riempia di te, fino alle ossa.
Ovunque andrai, qualunque cosa ti accada, portami con te Amico mio
porta con te quest’istante.
Ora la misera accarezza la Misericordia
in un corpo a corpo d’Amore…
Ora, e per sempre tua.

Rossella Carmignano

Canzone Per Qualcuno

Hai un viso per niente rovinato dalla bellezza
ho qualche cicatrice dei posti in cui sono stato
hai degli occhi che riescono a guardarmi dentro
niente di quel che hanno visto ti fa paura
Mi è stato detto che non avrei sentito
niente la prima volta
non so come, ma questi tagli sanano
ma in te, ho trovato una rima

Anche se c’è una luce
non puoi sempre vedere
e anche se c’è un mondo
non possiamo sempre esserci
anche se c’è un’oscurità
su cui non dovremmo dubitare
e c’è una luce
non lasciare che si spenga
e questa è una canzone
una canzone per qualcuno
questa è una canzone
una canzone per qualcuno

Mi hai coinvolto in una conversazione
una conversazione che solo noi potevamo fare
irrompi ed entri nella mia immaginazione
qualsiasi cosa ci sia lì, è tua, puoi prenderla

Mi è stato detto che non avrei sentito
niente la prima volta

c’è voluto tanto tempo per guarirti
ma questa potrebbe essere la notte giusta

Anche se c’è una luce
non puoi sempre vedere
e anche se c’è un mondo
non possiamo sempre esserci
anche se c’è un’oscurità
con o senza
e c’è una luce
non lasciare che si spenga
e questa è una canzone
una canzone per qualcuno
questa è una canzone
una canzone per qualcuno

E sono molto distante
dalla collina del Calvario
e sono molto distante
da dov’ero, da dove ho bisogno di essere
anche se c’è una luce, non puoi sempre vedere
e anche se c’è un mondo, non possiamo sempre esserci
anche se c’è un bacio, l’ho rubato dalle tue labbra
e c’è una luce, non lasciare che si spenga

Antonio Cecere

a cura di Paolo Simonetti