Continuano gli incontri nelle vicarie della diocesi per operatori della catechesi che vogliono continuare a formarsi permanentemente. La Parrocchia Cristo Re in Martina Franca e la Parrocchia Sacro Cuore in Statte, nel mese di novembre 2018, la Parrocchia Sant’Egidio per la vicaria di Talsano, a dicembre, e la Parrocchia San Pio X per le vicarie Taranto Orientale I e II, lo scorso 8 gennaio 2019, hanno accolto un nutrito gruppo di catechisti in un clima di fraternità.
Tema conduttore è stato quello del catechista in un tempo di novità e cambiamenti. Un catechista oggi è chiamato continuamente ad affrontare delle sfide: come dare il necessario risalto alla formazione in mezzo a tanti impegni? Come accompagnare le persone non solo nella catechesi ma nel difficile percorso della testimonianza cristiana? Quali linguaggi sono richiesti al catechista oggi?
Dalla riflessione è emerso che l’attenzione deve essere concentrata, oltre che sui contenuti, anche sullo stile del catechista e delle comunità. Uno stile attento e premuroso soprattutto verso quanti hanno una identità cristiana debole. Ha affermato di recente Papa Francesco rivolgendosi ai catechisti: “Spesso non percepiamo la forza della grazia che, anche attraverso le nostre parole, tocca in profondità i nostri interlocutori e li plasma per permettere loro di scoprire l’amore di Dio. Il catechista non è un maestro o un professore che pensa di svolgere una lezione.
. Questo annuncio in vari modi e con differenti linguaggi è sempre il “primo” che il catechista è chiamato a realizzare!” (Messaggio del 23/09/18).
Non è sufficiente fare ricorso alla tecnologia o limitarsi a questioni metodologiche. La capacità educativa di coinvolgersi, di farsi carico richiede innanzitutto l’accettazione incondizionata di chi sta di fronte. Il secondo atteggiamento è la stima e il rispetto della vita e dell’essere del ragazzo per promuovere quei comportamenti funzionali alla crescita. Il terzo atteggiamento è guardare al cuore e essere in grado di parlare al cuore.
Guardare al cuore è comprensione diretta dell’altro, disponibilità a esplorare con l’altro le profondità della sua soggettività e del suo mistero. Il catechista/accompagnatore accogliente è capace di prendersi cura; riveste la sua presenza di accuratezza empatica per la quale accompagna il credente nella maturazione della sua fede. L’accompagnare nasce dal desiderio di coinvolgersi con colui che si accompagna, di guardare al cuore; la fiducia sprigionata da una presenza positiva, gioiosa, accogliente, realizza un miracolo: l’accompagnato lascia che sia l’animatore a “pronunciare il suo nome”.
Il lavoro svolto nella nostra Arcidiocesi è in profonda sintonia con quanto si propone e si studia anche a livello nazionale. In modo sempre più coinvolgente, l’Ufficio per la catechesi della Conferenza episcopale italiana ha promosso un’attenzione verso il tema della comunicazione e, più in generale, sull’Iniziazione cristiana. Passata la fase delle sperimentazioni, si è aperto un dibattito sull’annuncio della fede in Italia che attraversa tutte le diocesi. Recentemente si è tenuta una riunione regionale a Molfetta, durante la quale fratel Enzo Biemmi, responsabile del percorso nazionale sull’iniziazione cristiana, ha spiegato il tentativo di sostenere le realtà diocesane e associative mediante la promozione di occasioni di studio sull’iniziazione, con particolare attenzione al ruolo della comunità cristiana nel suo insieme. Da qui, il progetto “Iniziazione cristiana” che intende inoltre identificare e preparare persone-risorsa disponibili a recarsi sul territorio per sostenere l’attivazione di esperienze relative a elementi di un futuro itinerario di fede. In questo nuovo anno, anche nella Regione Puglia è previsto un evento rivolto agli operatori della catechesi per procedere lungo questa direzione. L’apposita commissione regionale, diretta da don Vito Mignozzi della diocesi di Castellaneta, della quale fa parte anche il nostro direttore, don Lucangelo de Cantis, sta lavorando in tal senso da diversi mesi.
Per accompagnare il lavoro di studio ma soprattutto per favorire la raccolta e la circolazione di buone pratiche della catechesi, la Conferenza episcopale italiana ha attivato un sito disponibile alla pagina www.iniziazionecristiana.it; Nella varie sezioni del sito (progetto, documenti, formazione, buone pratiche) è possibile attingere i più recenti contributi di studio ed anche far conoscere al grande pubblico del web le iniziative locali.
Paolo Simonetti