Gremita di giovani e ragazzi la Parrocchia dello Spirito Santo, sede della festa diocesana

I cresimandi e l’Arcivescovo, la santità della porta accanto

Incontro dei cresimandi e cresimati per ribadire la gioia che viene dallo Spirito

Si è svolto nel pomeriggio di sabato 1 giugno l’incontro annuale dell’Arcivescovo con i ragazzi e le ragazze che hanno già ricevuto o stanno per ricevere il sacramento della confermazione in quest’anno.

La Parrocchia dello Spirito Santo in Taranto ha accolto i numerosi partecipanti giunti dall’intera diocesi ed accompagnati dai catechisti, per celebrare un festoso pomeriggio di lode e preghiera.

Partendo dalla pagina evangelica dell’incontro con Marta e Maria, l’Arcivescovo ha spiegato che Marta accoglie Gesù, Maria invece ascolta Gesù: due atteggiamenti ugualmente importanti, ma l’ascolto è più importante. Questo è il cammino della santità: accogliere il Signore e ascoltarlo, come hanno fatto i testimoni luminosi presentati durante il pomeriggio, i nostri santi della porta accanto. Bisogna saper accogliere e ascoltare anche quanti ci sono vicini, questo trasforma anche il dolore: non saremo mai soli. Rivolto ai cresimandi ha poi ribadito l’invito alla preghiera e al servizio per essere veri testimoni di Gesù, rinforzati dai Santi Sette Doni dello Spirito Santo.

Don Lucangelo De Cantis ha introdotto i presenti alla preghiera sottolineando la bellezza di una Chiesa che si ritrova intorno al suo pastore, come comunità viva e giovane. Ha voluto poi rivolgere un ringraziamento sentito a tutti quelli che hanno impiegato tempo e energie per la realizzazione dell’incontro: i ragazzi e le ragazze, che hanno accettato volentieri la proposta dei loro catechisti, lavorando per lungo tempo alla realizzazione dei canti e dei segni. Un saluto particolare don Lucangelo lo ha rivolto ai genitori, ai giovani e agli adulti che quotidianamente nelle parrocchie accompagnano i ragazzi nel percorso di conoscenza della fede.

In effetti, ci dice Luca Russo, dell’équipe diocesana dell’Ufficio per la catechesi, il tentativo di coinvolgere i gruppi parrocchiali nell’organizzazione di un evento così importante si può dire riuscito. Nonostante le numerose difficoltà nel motivare tutti i gruppi, molte parrocchie si sono attivate fin dai mesi invernali, scegliendo il testimone della fede e preparando testi, musiche e coreografie. L’ispirazione che si è poi concretizzata nell’incontro odierno, ha proseguito Luca, è nata dalle parole proposte dall’Arcivescovo a San Giovanni Rotondo lo scorso settembre: La parrocchia è la palestra della santità della porta accanto. […] Ogni parrocchia cerchi di praticare la santità con la parrocchia accanto, ogni prete con il prete accanto, ogni comunità religiosa con la comunità affianco, perché se tante volte avvertiamo un senso di stanchezza e disincanto è perché accanto non scopriamo nostro fratello, nostra sorella, il dono di Dio a ciascuno. Inizialmente si pensava ad un musical ma poi si è preferita una forma più agile a livello organizzativo. Probabilmente i più preoccupati della riuscita dell’evento erano i catechisti, i ragazzi invece hanno subito dimostrato la loro disponibilità e, alla fine, l’entusiasmo è stato comune a tutti. Le comunità parrocchiali che hanno risposto all’appello dell’Ufficio sono state oltre sessanta e poi, in tempi e modi diversi, alcune hanno organizzato e condiviso la propria riflessione, animando la storia di sei giovani uomini e donne del nostro tempo: Paola Adamo – Vicarie Taranto Borgo, Orientale 1 e 2, Sud, Tamburi. Pierangelo Capuzzimati – Vicarie Pulsano e San Giorgio. Matteo Farina – Vicaria Grottaglie. Chiara Corbella Petrillo – Vicaria Taranto Paolo VI. Carlo Acutis – Vicarie Martina F, Crispiano, Statte. Chiara Luce Badano – Vicaria Talsano.

Al termine dell’incontro, una catechista ha voluto raccontare come i cresimandi hanno vissuto la preparazione e la celebrazione della festa: si tratta di Rosa Lenti che svolge il compito di catechista della Tappa crismale presso la Parrocchia del Carmine di Grottaglie. “Ci siamo riuniti la prima volta a gennaio scorso- esordisce Rosa- scegliendo di raccontare la vicenda di Matteo Farina, l’infiltrato di Dio tra i giovani. Nel mese di marzo, durante le catechesi quaresimali, abbiamo avuto modo di ascoltare la testimonianza della postulatrice della causa di beatificazione, che ha parlato di alcuni testi di Carlo, dai quali abbiamo preso spunto per la testimonianza da preparare. Poco alla volta anche altre comunità si sono unite prendendo parte anche all’incontro di festa. Per noi è stato un modo diverso di coinvolgere i cresimandi che ci ha dato la possibilità di confrontarci con altre realtà”.

Al termine dei vari momenti di ascolto, i cresimandi hanno rinnovato la Professione di fede di fronte all’Arcivescovo, preparandosi a vivere la celebrazione del Sacramento nelle proprie comunità parrocchiali. Molta emozione ha suscitato la presenza di alcune persone direttamente interessate dalle testimonianze proposte dai ragazzi: i genitori di Pierangelo Capuzzimati e la mamma di Paola Adamo di cui è iniziata la fase diocesana del processo di beatificazione.

Paolo Simonetti