Quando si arriva al termine di un itinerario formativo è giusto raccontare, anche se in modo sintetico, il percorso interiore di tante persone che si sono messe in gioco divenendo consapevoli dei risultati raggiunti.
Il Triennio di Formazione di base che viene proposto a tutti gli operatori della catechesi ha una lunga storia ma quest’anno la novità più grande è stata che per la prima volta gli incontri settimanali del lunedì, in seminario, si sono “dematerializzati” – a causa delle ben note vicende dovute alla pandemia – lasciando spazio ad una modalità mai sperimentata prima, attraverso la piattaforma digitale di Cisco-Webex, gentilmente concessa dall’Arcidiocesi di Taranto.
Quando a novembre 2020 abbiamo lanciato l’iniziativa subito si sono avuti riscontri positivi ed entusiastici, qualcuno giustamente timoroso per l’incertezza tecnica nell’uso degli strumenti informatici ha poi acquisito nuove capacità operative. Nel giro di poco tempo sono diventati familiari i volti di corsisti e relatori che si interfacciavano in modo garbato e coinvolgente.
I circa trenta partecipanti del primo anno hanno compreso bene che i mesi in cui le chiusure ci imponevano una revisione delle nostre abitudini potevano essere dedicati in modo fruttuoso alla formazione. Anche i partecipanti del secondo e terzo anno si sono inseriti agevolmente nel percorso dimostrando grande costanza e maturità.
L’anno formativo 2020/21 del Triennio ha avuto una doppia conclusione: la prima, lo scorso 31 maggio, rigorosamente on-line e la seconda nei pomeriggi del 14 e 15 giugno, finalmente in presenza, nella sede del nostro seminario diocesano.
Una semplicissima attività proposta ai partecipanti che hanno concluso il Triennio ci ha permesso di “materializzare” il profondo legame “reale” che ci ha tenuto insieme durante le dirette web: i presenti dovevano lanciarsi un gomitolo di lana tenendo sempre stretto in mano un tratto e raccontando i guadagni più importanti nella formazione. Alla fine, la sala era attraversata da una fitta rete carica di tutta l’energia che i partecipanti hanno saputo trasmettervi con le loro storie.
Sia on-line che in presenza, gli incontri hanno sempre messo al centro l’ascolto della Parola e la preghiera di lode. È toccato a don Lucangelo, Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, far risuonare nei cuori l’appello che proveniva dai brani proposti.
Come spesso accade nei nostri incontri, dopo la luce della Parola, sono stati i protagonisti del cammino a segnare i veri contenuti degli incontri. Tutti sono stati invitati attraverso il racconto di sé a costruire il puzzle bellissimo della storia comunitaria che ci vede camminare insieme nella Chiesa di Taranto. Per quanti hanno frequentato il primo anno si è trattato del primo incontro in presenza.
Grazia ci ha detto: “Ho cominciato la mia vita in una comunità parrocchiale da tre anni… prima ero una persona qualunque con giornate banali… poi ho capito che avevo bisogno di guardare in alto con il cuore. Grazie a ciò ho potuto inserirmi in un gruppo fantastico e fare un percorso che non mi sarei mai immaginata. Grazie grazie grazie per la gioia e il sapere ricevuto!”.
“Ringrazio l’ufficio catechistico – dice Anna Maria – che mi ha dato l’opportunità di ripetere questa gioiosa e fruttuosa esperienza che avevo già fatto anni fa. San Girolamo diceva che l’ignoranza delle Sacre Scritture è ignoranza di Cristo, quindi ho sempre nel cuore il desiderio di conoscerla di più e meglio. Questo percorso è stato un’ottima opportunità e per me un dono del Signore che porterò in parrocchia ad altre catechiste. Ringrazio tutto il gruppo sicura che la nostra amicizia continuerà con affetto e con la preghiera vicendevole”.
Gessica racconta: “Ringrazio voi tutti per avermi accompagnata in questi tre anni, l’esperienza che ho maturato con voi e la conoscenza che mi avete trasmesso, mi sono servite per far crescere la mia persona ma soprattutto la mia anima. Questi anni sono stati ricchi di emozioni ed esperienze ricche di umanità, fratellanza e di grande spiritualità, che spero un giorno di poter trasmettere con la stessa intensità e amore agli altri”.
Da Lina un’altra bella testimonianza: “Grazie, un sentito ringraziamento a tutti i docenti per l’impegno e la dedizione che avete profuso. Un ringraziamento a tutti i compagni di corso che ho avuto l’opportunità di conoscere. È stata un’esperienza gioiosa ed entusiasmante, piena di voglia di capire ed apprendere, sempre stimolata ad approfondire, attenta nell’ascolto delle varie tematiche trattate. La condivisione è sempre un momento di crescita ed arricchimento sia spirituale che umano”.
Gaetana dice: “Tutto è cominciato con una telefonata del mio parroco quando mi ha chiesto di fare la catechista ad una prima elementare. Cosa avrei detto ai bimbi così assetati di sapere e far crescere in loro l’amore per Gesù? Ma una volta presa coscienza della responsabilità che comporta essere un’annunciatrice del Vangelo e di non potermi improvvisare solo guidata dal buon senso e dalla mia esperienza di mamma, ho deciso che avrei seguito il Triennio di Formazione per operatori della catechesi. Ed è stato così che ho scoperto un’equipe fantastica ed affiatata che ci ha formato, guidato, entusiasmato, consigliato, fatto riflettere. Al corso abbiamo avuto riferimenti essenziali per una migliore conoscenza delle Sacre Scritture. Abbiamo imparato la prospettiva psico-pedagogica delle tappe dello sviluppo religioso dei bambini e dei ragazzi, abbiamo imparato come sono strutturati i vari libri del Catechismo, abbiamo imparato che oltre la lingua parlata, ci sono altri modi e forme di linguaggio particolarmente adatti per le catechesi come la musica, l’arte, i gesti. Abbiamo imparato… tanto e tanto altro ancora”.
E poi Cecilia: “Questo percorso è iniziato per caso. In quel periodo (e mi riferisco a 4 anni addietro), andavo alla ricerca continua del Signore, volevo che mi fosse vicino (lo era), ero continuamente col viso bagnato di lacrime e mi rifugiavo in chiesa per essere ancor più vicino a Lui, quando una mattina alla fine della celebrazione il sacerdote mi convoca in sagrestia per dirmi se volessi fare da catechista. In questo campo non mi sono mai approcciata, la mia vita l’ho dedicata completamente alla famiglia e alla mamma che aveva bisogno di me. Dissi al parroco che non sapevo come fare, non ho avuto nella mia vita una preparazione scolastica adeguata e lo stare con gli altri era difficile per le tante delusioni vissute tra le varie conoscenze e amicizie. Ho iniziato questo cammino, ho conosciuto i miei compagni di percorso, i miei relatori. In questo tempo facevo fatica a esporre i miei pensieri, mi riesce più facile nello scritto che nel parlare e questo mi crea disagio. Mi sento come quei discepoli che avevano quel bisogno continuo di camminare a fianco a Cristo. Se ho deluso qualcuno me ne dispiace, ma solo così posso dire di aver conosciuto me stessa, con i miei limiti e le mie fragilità. Quindi in tutto questo posso solo dire un grazie a tutti”.
Massimo, nel ricevere l’attestato di fine Triennio, ha ricordato che quel foglio deve lasciare spazio ad altro, a qualcosa di più grande. Il tempo che passa devi saperlo accogliere e abbracciare per vedere la novità del Vangelo.
Il punto di forza del Triennio di formazione è diventato sempre di più il vivo tessuto delle relazioni tra persone e comunità, vero luogo dell’annuncio e della concretezza della fede. “Non abbiate paura di essere umani” ha concluso don Lucangelo, “la compagnia di Gesù è per noi luce e orientamento. Noi siamo legati da una rete di vita che continuerà ad esserci. Abbiate sempre la passione formativa, continuando a sentire il desiderio di crescere all’interno della comunità parrocchiale. La formazione è la forma più alta di carità: muovere le mani senza usare la mente e il cuore è perdente.
Il ringraziamento più grande va a quanti si sono occupati di questa edizione on-line del Triennio di formazione: l’Ufficio tecnico della Curia, innanzitutto, nella persona di Nico Gigante. E poi gli amici dell’équipe, in modo particolare Giovanni Pergolese, Teresa Di Mitri, Anna Lippolis, Antonio Cecere, Dora Zigrino, Paola Causo, Giuditta Lupo, Enza Lacorte, Mariella Adamo, don Francesco Nigro, Stella Roberto.
Dal prossimo settembre il cammino riprenderà e tutti gli operatori della catechesi interessati potranno trovare le informazioni sul sito dell’Ufficio.
Paolo Simonetti